Una Barbiana delle immagini
“C’E’ UN POSTO PER TE”
COSTRUIRE PER SE’ PER GLI ALTRI PERCORSI DI RESPONSABILTA’
Oggi l’immagine avvolge e stravolge, spesso confonde. Lo fa immergendo tutti noi, soprattutto i più giovani tra noi, in un tessuto visivo che passa in continuum dalle televisioni ai filmati sul web, che appiattisce frequenze e soglie di attenzione, ingrossa il palato del gusto, assottiglia le sensibilità. Rende proni, succubi, sudditi.
L’immagine è oggi quel che ai tempi di don Milani era la lingua italiana. Possesso di pochi, privilegio a scapito dei molti di essa ignari. Chi manovra le immagini, chi ne possiede codici e sintassi condiziona il pensiero. “Dategli l’italiano, il resto verrà” diceva don Lorenzo a proposito dei ragazzi di Barbiana. Oggi forse aggiungerebbe: “Dategli la capacità di parlare con le immagini, di descrivere il mondo, il resto verrà da sé”.
Ma che fare con questa grammatica? Pensiamo che il tempo imponga alcune priorità.
– documentare le vie della pace, le strade della coesione sociale possibile andando sul campo
– studiare i conflitti ,quelli bellici come quelli sociali, dalla parte delle vittime, con materiali di prima mano, ribaltando così la vulgata abituale della storia scritta dai vincitori, nei campi di battaglia come nelle redazioni di giornali e tv.
– leggere i flussi migratori nel “peso” che essi apportano non all’Occidente ma a chi ne è protagonista. Documentare quel che, quasi 70 anni fa, Simone Weil profeticamente definiva “sradicamento”, un male che si scrive sul corpo del migrante, ne altera gli equilibri psichici e fisici, spesso lo conduce a patologia. “Di fronte al male – è sempre la Weil – non indignarsi, ma capire”. Ogni uomo è un Proteo, aggiungiamo noi. Il riconoscimento, rispettoso, della sua complessità è ciò che, malgrado tutto, gli permette di assumere forma umana ai suoi occhi. E di fare lo stesso di noi.
Una Barbiana delle immagini.
Il progetto: percorso pedagogico rivolto a giovani tra i 18 e i 30 anni, di tutta Italia, con una passione per il “sociale”, una militanza in forme varie di associazionismo, una curiosità verso il mondo dei media, una insofferenza verso il mondo dei media, un’aspirazione a media diversi. “Il linguaggio deve essere la bacchetta del rabdomante che scopre sorgenti di pensiero” Karl Kraus
Le finalità:
Tutto il materiale, con copyright inizialmente riservato alla Fondazione, verrà prodotto dalla rete dei giovani corrispondenti sparsi in tutta Italia, sotto la regia di un comitato didattico che accoglie competenze di tipo giornalistico e video giornalistico; sociologico; antropologico; storico.
Metodologia del Percorso formativo: l’ alternanza di moduli d’aula (soggiorni didattici presso la sede della FondazioneSasso di Maremma variabili tra 3 e 7 gg), moduli di lavoro on-stage nei luoghi scelti come teatro del racconto (in Italia e all’estero) e di moduli di verifica online del materiale ha come obiettivo l’addestramento dei partecipanti ad una lettura critica della realtà capace di ribatare la prosettiva e di far emergere la pace che nasce dai conflitti.Il confronto fra i partecipanti provenienti da diversi luoghi d’italia e del mondo consentirà di aprire una finestra sul mondo dei giovani italiani e stranieri. Il percorso di ciascun partecipante verrà costruito e definito durante la prima settimanadi lavoro a partire dalle dinamiche del racconto che emergeranno dai singoli durante le prime uscite/esercitazioni sul territorio.
Eventi: seminari di presentazione dei materiali del corso rivolti ad insegnanti e studenti delle scuole primarie e secondarie e a operatori interessati della regione Toscana; un convegno regionale, con esperti internazionali e nazionali, da organizzarsi entro l’autunno del 2010.
Cabina di regia: avrà il compito di coordinare le attività della formazione e degli eventi. Ne fanno parte: l’Assessore regionale alla Pace e alla solidarietà; il sindaco di Cinigiano; il presidente della Fondazione Sasso di Maremma. Alla Cabina di regia il compito di nominare il comitato didattico che affianca il responsabile del progetto.
Partner: Regione Toscana assessorati competenti ; Fondazione Unidea, Fondazione Montedei Paschi di Siena e altri soggetti finanziatori del privato sociale; Casa della Carità, Ceas, Fondazione l’Altra Città di Grosseto.
Tempistica del progetto
Entro settembre 2009: selezione dei primi 20 “allievi”
27/09/2009-04/10/2009 : primo stage di una settimana a Poggi del Sasso.
Ottobre 2009- Gennaio 2010: primo modulo di documentazione sul campo
Febbraio 2010: secondo stage in aula di tre giorni in una grande città ( probabilmente a Milano in Casa della Carità) Confronto e feed-back sui materiali raccolti. Avvio della pubblicazione sul sito; creazione del network virtuale di “Amici di Sasso di Maremma”
Marzo-Maggio 2010: secondo modulo di documentazione in Italia, selezione dei pacchetti vendibili e diffusione dei materiali nelle scuole
Giugno 2010: Chiusura del cosrso Stage di una settimana a Poggi del Sasso
Settembre/Ottobre 2010: Convegno e presentazione risultati con esperti nazionali ed internazionali
Apertura della seconda edizione del corso.
Tel. +39 335 6859610
E-mail: photomascheroni@libero.it